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giovedì 3 luglio 2014

RECENSIONE #2: ORFANI 1-PICCOLI SPAVENTATI GUERRIERI

Rieccoci qua su Simon & Comics! Prima di cominciare con la recensione, vi spiego cosa vado a recensire.
Questa è la recensione del primo episodio della nuova miniserie Bonelli (Tex, Dylan Dog) chiamata Orfani.
Orfani è la prima serie Bonelli ad essere interamente scritta e realizzata per essere a colori; una grande novità per la casa editrice, abituata da anni al bianco e nero. Inoltre sarà una collana composta da tre stagioni di dodici albi ciascuna. Ideatori del progetto sono lo sceneggiatore Roberto Recchioni e il disegnatore Emiliano Mammucari. Ok, ora posso iniziare la recensione.



ORFANI 1-PICCOLI SPAVENTATI GUERRIERI

Posso iniziare dicendo che questa è una serie molto diversa rispetto alle altre di casa Bonelli. Senza considerare il fatto che sia a colori, ci troviamo di fronte ad una collana dove il protagonista non è un solo personaggio, ma un intero gruppo di persone, e dove i dialoghi (e in generale la parola scritta) sono pochi e brevi. Questo non vuol dire che il fumetto sia privo di trama, ma che gli autori cercano di esprimere il maggior numero di cose con le immagini, ispirandosi molto ai film d'azione. Ogni numero inoltre cerca di fare luce sul passato e la caratterizzazione di un determinato personaggio, rendendolo protagonista dell'albo.

LA STORIA

Orfani parla di un attacco alla terra da parte di una razza aliena sconosciuta all'uomo. Questo porterà alla morte di circa un quinto della popolazione terrestre, soprattutto in Europa, fulcro dell'attacco. In quest'albo, dopo aver visto la devastazione di questa terra post-apocalittica, scopriamo che si è già organizzato un esercito, del quale faranno parte tutti i bambini sopravvissuti, addestrati oggi, per poter andare sul pianeta alieno a combattere un domani.
Orfani è una serie ambientata in due piani temporali, questo vuol dire che la prima metà dell'albo è dedicata al passato dei protagonisti e al loro addestramento, mentre nella seconda, il presente, vediamo come gli stessi ragazzi se la cavano sul campo di battaglia del pianeta nemico.
La squadra di bambini su cui si sofferma il fumetto è composta da Hector e Juno (due fratelli), Jonas, Ringo, Sam, Rey e Felix. Altri due personaggi chiave della serie sono la professoressa Jsana Juric e il colonnello Takeshi Nakamura, ovvero coloro che si occuperanno dell'addestramento dei ragazzi. Nel presente vediamo agire invece cinque soldati in armatura: Boyscout, Pistolero, Angelo, Eremita e Mocciosa.
Roberto Recchioni in questo numero ci mostra davvero moltissime cose importanti per il futuro della serie, ma senza entrare troppo nel dettaglio. Quindi penso che questo episodio si possa considerare un po' come un trailer, un prologo alla storia che si svilupperà numero per numero diventando sempre più articolata.





















I DISEGNI

Emiliano Mammucari apre la serie con disegni puliti e molto dettagliati, inoltre si dimostra un ottimo disegnatore mostrandoci ambientazioni diversissime fra di loro: il mondo devastato, montagne e boschi, campi militari, lo spazio profondo, astronavi...
Fondamentale è anche il fatto che i volti dei suoi personaggi siano tutti diversi fra di loro e ben caratterizzati, importantissimo in questo numero data la grande quantità di apparizioni al suo interno.





















I COLORI

La prima parte, colorata da Lorenzo De Felici, e la seconda, di Annalisa Leoni, sono molto differenti tra di loro: nella prima, i colori sono più chiari e quasi piatti, mentre nella seconda più violenti e sicuramente colpiscono di più l'occhio, in più sembrano avere un legame maggiore con il tratto di Mammucari.










LA COPERTINA E IL TITOLO

La copertina, del bravissimo Massimo Carnevale (Dyd 280-Mater Morbi), ci mostra i cinque soldati del futuro e il piccolo Hector, quasi a confrontarli: loro grandi, forti e possenti, lui piccolo e debole, ma anche coraggioso e pronto a tutto pur di salvare i compagni di squadra.
Lo stesso discorso del disegno è ripreso nel titolo, Piccoli Spaventati Guerrieri. Infatti piccoli e spaventati sono i bambini del passato, i guerrieri sono gli adulti del presente, cresciuti con l'unico scopo di estirpare la razza aliena che li aveva sconfitti in passato.



SCHEDA TECNICA

Soggetto e sceneggiatura: Roberto Recchioni
Disegni: Emiliano Mammucari
Colori: Lorenzo De Felici, Annalisa Leoni
Copertina: Massimo Carnevale
Colori
€ 4.50




Buona lettura!



SIMON

mercoledì 2 luglio 2014

RECENSIONE #1: DYLAN DOG 334-LA PAGA DELL'INFERNO

Bentornati su Simon & Comics! Il blog che, come dice il nome, parla di Simon! No, scherzavo, parla di &.
Battute a parte, questa che state leggendo si tratta della mia prima recensione di un fumetto (senza considerare quella di Rat-Man 100).
Infatti, dopo un'indecisione iniziale su cosa recensire, e dopo aver pubblicato sul blog un sondaggio, con ben 10 voti di risposta (ma dico io, 10! Non vi sembra di esagerare?), mi sono trovato con il 50% delle risposte che chiedevano recensioni di fumetti. Wow.
Approfittando inoltre del fatto che sono cominciate le vacanze, sono felice di annunciarvi che, molto probabilmente, d'ora in avanti scriver all'incirca 1 post a settimana. Se non di più.

Ma passiamo ad un altro annuncio prima della recensione: ho trovato il mio primo fan! No, non scherzo, quello che vedete nell'elenco dei lettori fissi è Frank! Ma sì...il coniglietto di Donnie Darko... Ah mi state dicendo che Frank nell'elenco lo vedo solo io? Comunque, cercando di essere seri (ho detto CERCANDO), Frank è colui che mi ha soprannominato Simon e la stessa persona che ha appena aperto il blog frankandthemusic.blogspot.it.

Ma ora passiamo alla recensione.


DYLAN DOG 334-LA PAGA DELL'INFERNO


Quest'albo della serie di Dylan Dog, è il decimo della prima fase del "nuovo corso" ideato dal curatore attuale della testata Roberto Recchioni.
Questa prima fase cerca di raccogliere alcune storie di stampo classico e sicuramente ispirate ai primi numeri della collana; inoltre farà da preludio alla seconda fase, che avrà inizio in autunno.
Dopo alcuni albi interessanti (consiglio "Una nuova vita" e "I raminghi dell'autunno"), ci troviamo fra le mani questo numero 334, forse l'episodio in cui risulta più evidente il tratto classico della serie.

LA STORIA

In quest'albo, lo sceneggiatore Giovanni Di Gregorio, ci mostra un Dylan Dog in bilico tra la vita e la morte, costretto in un letto d'ospedale a causa di sue continue morti apparenti. Tuttavia queste improvvise e ravvicinate dipartite sono causate dal direttore dell'inferno, ovvero lui:














Infatti, il diavolo in persona decide di assumere l'Old Boy per indagare su un misterioso assassino che sta uccidendo le anime dei serial killer morti. Ma è possibile uccidere i morti?
E così, mentre Londra sembra impazzire tra scoiattoli assassini, alberi viventi, televisori esplosivi e specchi abitati dai fantasmi, Dylan condurrà un'indagine ai limiti dell'impossibile, accompagnato da un detective con una lente d'ingrandimento al posto della testa, mappamondi parlanti e altri strambi abitatori dell'Inferno.
Di Gregorio ci mostra l'inferno come il mondo di tutti i giorni: ci sono problemi da risolvere, faccende burocratiche, lavori da amministrare e criminali da tenere sotto controllo.
Un numero interessante e ben scritto, con la storia che ti tiene incollato alla sedia fino all'ultima pagina.

I DISEGNI

Daniele Bigliardo si dimostra all'altezza della storia con il suo tratto deciso e pulito. Inoltre ci mostra un'Inferno e alcuni suoi abitanti veramente ben caratterizzati e mai ripetitivi.
Nelle pagine dell'albo ci vengono mostrati veramente tanti personaggi, ma non si può dire che siano tutti uguali, anzi, ogni volto sembra parlare da sé e ci mostra le caratterizzazioni principali di ognuno di essi al primo sguardo. Rendono i disegni splatter, assenti ormai da un po' di numeri.





















LA COPERTINA

Angelo Stano in questa copertina, sempre seguendo la linea del rinnovamento della serie, ci mostra Dylan a "lavorare nelle miniere di sale di Golconda" (o almeno così sembra) poiché è qui che verrà spedito se non riuscirà a risolvere il caso dell'assassino.
Molto usate le tinte piatte soprattutto sullo sfondo e sulla catena che blocca l'Old Boy; il retinato è invece usato per il terreno e le rocce.
Interessante l'uso del colore che fa emergere Dylan Dog creando quasi un effetto 3D.
Nonostante non sia tra le migliori, questa è sicuramente una buona copertina.



SCHEDA TECNICA

Soggetto e sceneggiatura: Giovanni Di Gregorio
Disegni: Daniele Bigliardo
Copertina: Angelo Stano
Bianco e nero
€ 3,20


Non mi resta altro che dirvi...Buona lettura!



SIMON